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Sovranità tecnologica, la grande sfida e l’estrema urgenza
Giovedì 3 ottobre 2024, alle ore 16:00, presso The Dome del Campus Luiss di Viale Romania, si è tenuto l’evento dedicato al tema della sovranità tecnologica europea, una delle sfide centrali per il futuro dell’Unione sul piano economico e geopolitico.
L’incontro, promosso in un contesto accademico di alto profilo, ha voluto porre l’accento sulla necessità per l’Europa di sviluppare, produrre e mantenere in autonomia le proprie tecnologie critiche, senza dipendere da potenze straniere. In un’epoca segnata da forti tensioni internazionali e da una crescente competizione tecnologica, la dipendenza in settori strategici come l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza, lo spazio e la sostenibilità rappresenta un rischio tangibile per la competitività europea, la sicurezza delle catene di approvvigionamento e la capacità di incidere nella definizione degli standard globali.
Investire nello sviluppo tecnologico, dalla ricerca di base all’applicazione industriale, fino alla scalabilità finanziaria delle start-up innovative, è apparso come un’urgenza non più rimandabile, una priorità strategica per garantire all’Europa un ruolo da protagonista nello scenario globale.
AREE TEMATICHE
La sovranità tecnologica, ossia la capacità di sviluppare, produrre e mantenere le proprie tecnologie critiche senza dipendere da altre potenze straniere, sarà il discrimine in campo economico e geopolitico per l’Unione europea. La dipendenza dall’estero in settori nevralgici come l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza, lo spazio e la sostenibilità, rischia di esporre l’Europa a dinamiche negative in termini di competitività, sicurezza delle catene di approvvigionamento e definizione degli standard internazionali. Investire nello sviluppo tecnologico, dalla ricerca all’applicazione, fino alla capacità finanziaria di scale-up delle start-up innovative, è più che mai un imperativo e l’estrema urgenza. Quali sono le reali prospettive in termini di sviluppo tecnologico e quali le sfide più difficili da affrontare?
PANEL
A inaugurare i lavori è stata Paola Severino, Presidente della Luiss School of Law, con un intervento introduttivo che ha delineato il quadro geopolitico e giuridico entro cui si inserisce il concetto di sovranità tecnologica, sottolineandone l’urgenza e la rilevanza strategica per l’Europa.
Il primo keynote speech è stato affidato a Roberto Cingolani, Amministratore Delegato di Leonardo, che ha affrontato il tema dell’autonomia e competitività tecnologica nel contesto della strategia europea per una “terza via” nello Spazio. Il suo intervento ha posto l’accento sulla necessità di creare un ecosistema europeo in grado di competere con le grandi potenze internazionali nel settore spaziale.
A seguire, il panel dedicato alla politica spaziale europea ha visto il contributo di Nathalie Tocci, Direttore dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), Valentina Meliciani, Direttore del LEAP – Luiss Institute for European Analysis and Policy, e Roberto Battiston, Professore Ordinario di Fisica Sperimentale presso l’Università di Trento. I relatori hanno offerto una lettura integrata tra visione politica, economica e scientifica, evidenziando come lo Spazio rappresenti una frontiera strategica anche per l’autonomia tecnologica.
Successivamente, il secondo keynote è stato affidato a Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni, che ha centrato il suo intervento sull’importanza della generazione di conoscenza e innovazione al servizio della sostenibilità. Ha sottolineato come la transizione energetica non possa prescindere da una solida infrastruttura di ricerca e sviluppo interna all’Europa.
Il panel dedicato a conoscenza e innovazione ha visto protagonisti Angelo Trocchia, AD di Safilo Group, e Rosario Cerra, Fondatore e Presidente del Centro Economia Digitale. Entrambi hanno posto l’attenzione sulla capacità delle imprese di sviluppare innovazione in modo sistemico, mettendo a valore capitale umano, reti e competenze.
Infine, il tema dell’innovazione per la sostenibilità è stato al centro dell’intervento di Fabio Maria Montagnino, Chair di Climate-KIC Association, e Marco Duso, leader per la sostenibilità di EY Italy e dell’area EMEIA. Le loro riflessioni hanno evidenziato la necessità di integrare la sostenibilità nelle strategie di impresa come leva di competitività e di resilienza.
A moderare l’incontro sono stati Costanza Calabrese, giornalista, Alvaro Moretti, vicedirettore de Il Messaggero, e Christian Martino, caporedattore dello stesso quotidiano, che hanno guidato il confronto in modo dinamico e approfondito, stimolando dialoghi ricchi di spunti tra gli ospiti.
Si ringrazia: Eni